I Beatles a Milano

I Beatles a Milano

Oggi, 27 Novembre 2022, ci sarà una giornata dedicata a Beatles a Milano. Tutto il giorno, ingresso libero, con la chiacca della presenza di Pattie Boyd la prima moglie di George Harrison. Colei che ispirò “Leyla” di Eric Clapton, personaggio davvero interessante. Nel contesto della Milano Music Week che così tanti eventi ha regalato, ma non si potrebbe fare Milano Music Year perenne? Con Davide Verazzani ed Enzo Gentile assolutamente da non perdere.

The Beatles

I tre baronetti, Lennon rinunciò al suo titolo, meglio conosciuti come i Fab Four hanno rappresentato la rivoluzione musicale che ha portato a praticamente tutto quello che sentiamo oggi nella musica. Capaci, in praticamente 10 anni, di riscrivere totalmente la concezione della musica, portando la canzone a vette che nessuno toccherà più. Tutto quello che c’era da fare, nei dischi del gruppo di Liverpool, è già stato fatto. La rivoluzione Beat fu, negli anni ’60, un movimento di rottura con il passato. I quattro artisti britannici furono i capofila di un’onda che dall’isola arrivò in tutto il mondo. Il mio primo disco comprato, a dodici anni, fu Abbey Road. Io passo sicuro oggi!

Programma

• Incontro con Enzo Gentile per parlare del nuovo libro I Beatles Made In Italy – tutte le cover italiane dei Fab Four che ha scritto con Italo Gnocchi. All’incontro parteciperanno Mario Lavezzi, che da giovane incise una cover di Yesterday con il gruppo I Trappers, e Rolando Giambelli, presidente dei Beatlesiani d’Italia Associati che nel 1968 realizzò una cover in italiano di I’ll Be Back intitolata Cos’Hai. Durante la presentazione saranno fatte ascoltare alcune di queste cover.

• Concerto di The Funny Papers, gruppo composto da tre sedicenni: la beatlesmania ha conquistato anche chi è nato nel 2006;

• Concerto “Beatles Piano Solo” di Fabrizio Grecchi: l’esibizione a BeatlesMi sarà l’ultima tappa del tour che lo ha portato, tra le altre città, a Parigi, Marsiglia, Lione, Torino, Roma, Milano, Ginevra.

• Esibizione acustica di Filippo Caretti, componente, nei panni di John Lennon, dei BeatBox, una delle più apprezzate cover band dei Beatles. Caretti arriva a BeatlesMi dopo la conclusione della tournée tedesca dei BeatBox

• Concerto della cover band milanese The Triflers, apprezzata dal pubblico per la sua capacità di unire qualità dell’esecuzione del celebre repertorio e divertimento;

• Beatles deejay set con Missin Red

Mostra “I Beatles In Italia”;

• Proiezioni di filmati rari.

Organizzazione

BeatlesMi – Un giorno con i Fab Four è a cura di Riccardo Russino, giornalista e autore di alcuni libri beatlesiani, e di Davide Verazzani, operatore culturale e organizzatore di FringeMI Festival. Un giorno con i Fab Four è una iniziativa del Municipio 2 nell’ambito della Milano Music Week, è organizzata da Bardha Mimòs, associazione culturale che organizza e coordina il FringeMI Festival, e ha il patrocinio dei Beatlesiani d’Italia Associati.

Info 

Dove:mosso, via Angelo Mosso 3 (all’interno del Parco Trotter), Milano. Metro 1 fermata Rovereto – Bus 56 Quando: dalle 11 alle 23 di domenica 27 novembre 2022 – Ingresso: libero

11 – Apertura mostra “I Beatles In Italia”;

12 – Proiezione filmati rari;

14.30 – Concerto – The Funny Papers, gruppo composto da tre sedicenni;

15 – Presentazione del libro di Enzo Gentile e Italo Gnocchi “I Beatles Made In Italy – tutte le cover italiane dei Fab Four”. Con Enzo Gentile, Mario Lavezzi e Rolando Giambelli;

16 – Concerto – “Beatles Piano Solo” di Fabrizio Grecchi;

17 – INCONTRO CON PATTIE BOYD;

19 – Concerto – Filippo Caretti, componente dei BeatBox;

19 – Beatles deejay set con Missin Red nel giardino di Mosso;

Ore 20.30 – Concerto – The Triflers.

Questa sera i ClanDestino allo Spirit de Milan

Questa sera i ClanDestino allo Spirit de Milan

Questa sera, Mercoledì 23 Novembre 2022, i ClanDestino, allo Spirit de Milan, suoneranno pezzi dall’ultimo lavoro dal titolo “L’essenza“. Ma anche canzoni loro o qualche cover, tipo quella del video sopra che ho registrato questa estate al Tittoni. Rock band davvero di qualità, ai quali Ligabue deve molto e lo sa, per me sono da non perdere, infatti io ci vado.  Ingresso libero. Anthill Booking

“Canzoni da intorto” il nuovo LP di Guccini

“Canzoni da intorto” il nuovo LP di Guccini

Francesco Guccini si è ritirato nel suo eremo e mai più… ah no contrordine ragazzi, torna ed è pure in forma! Si chiama “Canzoni da intorto” ed è il nuovo LP, almeno per ora solo in forma fisica, del cantautore nato a Modena ma tutto sommato estremamente bolognese. Già dei primi due ascolti (oggi alla conferenza stampa e appena tornato a casa) devo dire che già l’adoro. Canzoni storiche, iconiche ma non troppo condite in musica danzante da balera, di una volta. Soprattutto suonate, ci sono tanti ospiti e musicisti davvero validi, infatti la resa sonora è proprio quella che ci si aspetta.

Francesco Guccini foto di MattiaZoppellaro

Alla conferenza stampa

Così come poco abituato a presentare i suoi dischi, anzi come ha ricordato a parte le ultime cose non l’aveva mai fatto, ma sempre così interessante e simpatico. Un peccato averlo incontrato così poco. Tra l’altro la conferenza stampa è stata organizzata, bella idea bravi, in una bocciofila in zona Turro qui a Milano. Posto davvero popolare dove il nostro, che però è un fine intellettuale occhio a farvi fregare, si trova a suo agio. Le “Canzoni da intorto” sono quei pezzi che hanno dentro storie e curiosità, che ben raccontate servono a rapire l’attenzione di chi ascolta. Se poi è una bella signora aumentano il fascino di chi le canta, il senso è quello.

Canzoni da intorto – tracklist

Morti di Reggio Emilia

El me gatt

Barun litrun

Ma mi

Tera e aqua

Le nostre domande

Nel fosco fin dal secolo

Green sleeves

Quella cosa in Lombardia

Addio a Lugano

Sei minuti all’alba

Francesco Guccini foto di Mattia Zoppellaro

L’arrangiatore di questo lavoro è Fabio Ilacqua, che ne ha seguito anche la produzione artistica affiancato da Stefano Giungato. Francesco farà dei “firmacopie”, lo so che non ci credete ma sarà così a: Milano, presso la Feltrinelli Sabato 26 Novembre alle ore 17 (galleria Vittorio Emanuele) e a Roma sempre La Feltrinelli Sabato 10 Dicembre alle ore 16 via (Appia Nuova 472)

Il meglio della conferenza stampa.

“Una mamma contro G.W. Bush” nei cinema, un film straordinario

“Una mamma contro G.W. Bush” nei cinema, un film straordinario

di Fabio Ricci

Sono appena tornato dall’anteprima milanese per la stampa di “Una mamma contro G.W. Bush”, il film di Andreas Dresen. Film che racconta una storia vera, quasi un documentario per concezione, di questa storia incredibile di una grand donna. Una grande mamma, che non si arrende all’arresto, immotivato, del figlio trasferito, ma anche torturato, a Guantanamo. Lager che gli americani fecero a Cuba dove mettere chiunque fosse, anche vagamente, indiziato di essere un terrorista talebano.

La storia di una famiglia tedesca

In realtà la famiglia di Murat, appena diciannovenne al momento dell’arresto, è turco-tedesca. La storia di una famiglia come tante, il papà lavora la mamma fa la mamma come missione unica. “L’amore? Ma che sciocchezza noi ci sposiamo per i figli” dice all’avvocato (uno strepitoso Alexander Scheer) la stessa Rabiye. Il film, in orgiginale “Rabiye Kurnaz vs George W. Bush”, per altro ho avuto la fortuna di vederlo in orginale. Nella versione italiana tante cose simpatiche nell’intreccio di lingue si perderanno, ma in Italia siamo abituati così.

Meltem Kaptan e non solo

La protagonista è una fantastica Meltem Kaptan, tanto brava da pensare che spesso sia un documentario con immagini reali e non un film. Il modo in cui interpreta questa piccola mamma coraggiosa, espressione di una minoranza non considerata nella sua nuova patria, che arriva a sfidare il Presidente degli Stati Uniti alla Corte Suprema. Riavere suo figlio è l’unica opzione di questa donna, che tra lacrime e risate, irresistibile l’uso dei proverbi, per anni non ha mollato un attimo. Fino al felice epilogo. #nospoiler ma la vicenda è abbastanza nota e non così importante come sia finita. Il linguaggio di Andreas Dresen riesce ad essere molto poetico, senza eccedere mai sembrando retorico. Molto ben girato e con un garbo non comune. Esce nei cinema Giovedì 24 Novembre 2022

Ehi Guantanamo è ancora aperto e ci sono detenuti mai giudicati, molti nemmeno con accuse di nessun tipo. Ne parliamo più forte?

Info

https://wantedcinema.eu/una-mamma-contro-g-w-bush/

interviste al cast

Wolfszeit – il tempo dei lupi, Gigi Gherzi e Swewa Schneider a Milano 

Wolfszeit – il tempo dei lupi, Gigi Gherzi e Swewa Schneider a Milano 

Da stasera, Martedì 8 Novembre fino a Domenica 13 di questo stesso mese, Gianluigi Gherzi e Swewa Schneider porteranno il loro spettacolo a Milano. Scritto ed interpretato a due mani, Wolfszeit, sarà in scena a Campo Teatrale in via Via Cambiasi 10 a Milano. 

Wolfszeit – il tempo dei lupi 

“Wolfszeit pone in scena la ricerca da parte di una figlia della biografia concreta di un padre che da giovanissimo ha combattuto con l’esercito tedesco nella seconda guerra mondiale, ma che per tutto il resto della vita ha riservato un rigoroso silenzio sulla sua adolescenza. Solo una canzone, “Lili Marlene”, rievoca quei tempi, aleggia la figura amata e odiata di Marlene Dietrich. Il tempo dei lupi. Come si ricostruisce un’identità il soldato tedesco dopo che ha perso tutto? Che eredità lascia ai propri figli la sua storia? Da una generazione all’altra rimane una scheggia non indagata, qualche tentativo di ritornare al sogno perduto. I frammenti di una storia familiare si trasformano in un’indagine sulla memoria collettiva. Tutto comincia così. Con una figlia che cerca tra le lettere e le carte del padre. In cerca di una verità sconosciuta. Un atto che riapre i giochi con la storia e la memoria. Un atto quotidiano, normale. Un padre vero, una figlia vera, una storia straordinaria”

Crediti

Lo spettacolo è di Gianluigi Gherzi (che ne cura anche la regia) e Swewa Schneider. Consulenza foto/videografica Erica Locatelli musiche e sound design Massimo Carniti, Swewa Schneider voce fuori campo Moreno Agnella disegno luci Simone Moretti produzione Compagnia Piccolo Canto un ringraziamento particolare: Sig.ra Irma KirschnerNeustadt Dr. Stefan Mörz Stadtarchiv Ludwigshafen Dott. Simone GuidorziMuseo della II Guerra Mondiale del fiume Po 

Info 

https://www.campoteatrale.it/wolfszeit/

Solfrizzi a Milano porta il Malato Immaginario al Manzoni

Solfrizzi a Milano porta il Malato Immaginario al Manzoni

Da questa sera, 8 Novembre 2022 fino al 20 dello stesso mese, la Compagnia Molière e La Contrada Teatro Stabile di Trieste, in collaborazione con il Teatro QuirinoVittorio Gassman, saranno a Milano con “Il malato immaginario”. A guidare il lavoro di Molière, nel ruolo che lo stesso autore rivestiva al momento della messa in scena dell’opera, Emilio Solfrizzi. Il Teatro Manzoni, sempre continuando a celebrare i 150 anni di attività, dedica a questo scritto ancora molto moderno il suo Novembre. Nel video la conferenza stampa, da stasera live.

Il cast

Con Emilio Solfrizzi ci saranno: Lisa Galantini Antonella Piccolo, Sergio Basile, Viviana Altieri, Cristiano Dessi’, Cecilia D’amico, Luca Massaro e con Rosario Coppolino. Adattamento e regia di Guglielmo Ferro, costumi di Santuzza Calì, scenografie di Fabiana Di Marco e musiche di Massimiliano Pace

Il Malato immaginario

“Il malato immaginario ha più paura di vivere che di morire, e il suo rifugiarsi nella malattia non è nient’altro che una fuga dai problemi, dalle prove che un’esistenza ti mette davanti. La tradizione, commettendo forse una forzatura, ha accomunato la malattia con la vecchiaia, identificando di conseguenza il ruolo del malato con un attore anziano o addirittura vecchio, ma Molière lo scrive per se stesso quindi per un uomo sui 50 anni, proprio per queste ragioni un grande attore dell’età di Emilio Solfrizzi potrà restituire al testo un aspetto importantissimo e certe volte dimenticato. Il rifiuto della propria esistenza. La comicità di cui è intriso il capolavoro di Molière viene così esaltata dall’esplosione di vita che si fa tutt’intorno ad Argante e la sua continua fuga attraverso rimedi e cure di medici improbabili crea situazioni esilaranti. Una comicità che si avvicina al teatro dell’assurdo, Molière, come tutti i giganti, con geniale intuizione anticipa modalità drammaturgiche che solo nel ‘900 vedranno la luce. Si ride, tanto, ma come sempre l’uomo ride del dramma altrui.”

Info 

Biglietti: Prestige € 35,00 – Poltronissima € 32,00 – Poltrona € 23,00 – Under 26 anni € 15,50

Per acquisto: biglietteria del Teatro telefonicamente 027636901, circuito Ticketone oppure online https://www.teatromanzoni.it/manzoni/it/acquista-online/3034283

Dall’8 al 20 novembre 2022feriali ore 20,45 – domenica ore 15,30sabato 19 novembre ore 15,30 e 20,45

Al MuBa di Milano il progetto “Casette per Ucraina”

Al MuBa di Milano il progetto “Casette per Ucraina”

Dal 3 al 6 Novembre 2022, preesso il Muba di Milano in via Besana 12 più noto come “la rotonda della Besana”, sarà ospitat il progetto benefico dal titolo “Casette per l’Ucraina”. Progetto patricinato dal Municipio 1 del capoluogo e nato grazie a Giulia Maria Picchi, fondatrice di Marketude/Consulting Hub for Professionals

Di cosa si tratta

Il museo ospiterà una originale versione del quartiere Comfort Town di Kiev -progettato dal prestigioso studio di architettura ucraino Archimatika – composta utilizzando centinaia di casette fatte all’uncinetto e a maglia inviate da crocheter e knitter di tutta Italia e da Canada, Inghilterra, Francia, Spagna, Austria, Germania. L’opera collettiva progettata dalle scenografe Alessandra Picchi e Valentina Lagomaggiore e realizzata con il supporto di ICET Studios di Milano e di PA.CO. Italiana sarà collegata ad una raccolta crowdfunding lanciata da Fondazione CESVI, un’organizzazione umanitaria italiana che si è attivata immediatamente per affiancare il popolo ucraino in fuga dalla guerra e che oggi è impegnata nella ricostruzione materiale e psico-sociale del Paese.

I soldi raccolti

I fondi raccolti attraverso la piattaforma Rete del Dono all’indirizzo: https://www.retedeldono.it/it/casetteperucraina contribuiranno a finanziare la ricostruzione della scuola Arcobaleno di Bucha.

I bambini per i bambini

Casette per Ucraina” spiega l’ideatrice Giulia Maria Picchi, “è un progetto nato da una frase di mia figlia Tea (7 anni) che a pochi giorni dallo scoppio del conflitto in Ucraina mi ha chiesto: ma perché invece di farsi la guerra non costruiscono una fila di casette dall’Ucraina alla Russia?L’ho raccontato a un mio cliente, l’avv. Marco Frazzica, che mi ha suggerito di provare ad esaudire il sogno di mia figlia realizzando delle casette all’uncinetto. L’idea mi è sembrata geniale e ho voluto condividerla dapprima con qualche amica e poi sui social per raccogliere fondi a vantaggio dei bambini ucraini, sulla scorta del pensiero “una bimba per altri bimbi”. Da lì il progetto è decollato, ad oggi ho ricevuto oltre 600 casette. Non mi sarei mai immaginata che arrivassimo fino a questo punto”.

Domenica a sferruzzare insieme

Domenica 6 novembre, a partire dalle 10 presso la Rotonda della Besana, crocheter e knitter si troveranno per uncinettare insieme e contribuire a far conoscere il progetto. A supportare il progetto anche l’Associazione BB Leva 89. L’associazione BBLeva89 APS nasce da un gruppo di ex studenti Bocconiani per supportare iniziative formative, agevolare il networking per lo sviluppo personale e sociale, sostenere progetti di integrazione e attivita’ di volontariato a favore di progetti focalizzati sull’educazione.

Info 

www.marketude.it

https://www.retedeldono.it/it/casetteperucraina